Aonio Paleario
Illustre umanista italiano, Aonio Paleario (1503-1570) aveva idee religiose vicine al luteranesimo. Uomo di indole progressista e modello di mascolinità egualitaria, Paleario si sviluppò professionalmente, personalmente e intellettualmente in cinque città italiane: Roma, Padova, Siena, Lucca e Milano. Formatosi in filosofia e letteratura greco-latina, Paleario si distinse non solo per l'insegnamento illuminato della filologia, ma anche per la difesa di posizioni dogmatiche di enorme portata collettiva. E sebbene il suo progetto di riforma ecclesiastica, incentrato essenzialmente sulla popolazione cristiana (plebs sancta), sia stato trascurato dal Concilio di Trento (1545-1563), Paleario difese aspetti sociali estremamente importanti, promuovendo la cultura individuale e comunitaria, l'apertura ideologica, la libertà di coscienza, la corretta educazione dei bambini e l'eliminazione di approcci antiquati nei confronti delle donne e della loro condizione di genere. Tra le pubblicazioni di Paleario si ricordano De animorum immortalitate, Della pienezza, soddisfazione et sofficienza del sangue di Cristo, De Pace, Orationes ad Senatum Populumquem Lucensem, Prefatio de ratione studiorum e Pro se ipso. Spiccano però due sue opere: L'actio in pontifices romanos e Dell'economia o vero del Governo della casa, un volume di incomparabile valore accademico per il dibattito sulla Questione femminile. Paleario fu impiccato il 3 luglio 1570 a Roma, bollato come eretico e accusato di professare credenze contrarie ai precetti della Chiesa cattolica.