Giovanni Sabadino degli Arienti
Nato in una famiglia che sosteneva i Bentivoglio, Giovanni Sabadino degli Arienti studiò per diventare notaio a Bologna e fu iscritto alla corporazione dei notai nel 1471. Tuttavia, non risulta che abbia mai esercitato attivamente questa professione, poiché nello stesso anno entrò al servizio del conte Andrea Bentivoglio come suo segretario personale.
La sua vita di corte è legata al conte Andrea, tanto che la sua morte nel 1491 simboleggia il declino della presenza di Sabadino nella vita pubblica e culturale bolognese. Nell'ultimo decennio del Quattrocento e nei primi anni del Cinquecento, l'autore cerca protezione e mecenatismo presso le corti di Ferrara e Mantova, dedicando diverse opere ai loro principali esponenti.
Tra il 1489 e il 1490, Giovanni Sabadino degli Arienti compose la Gynevera de le clare donne, una raccolta di biografie femminili esemplari dedicata a Ginevra Sforza Bentivoglio. L'opera, il cui schema si rifà al De mulieribus claris, si differenzia dall'archetipo boccaccesco perché Sabadino privilegia tra i suoi personaggi donne bolognesi di epoca non troppo remota, tra le quali non esita a includere membri della sua stessa famiglia.